Sono cresciuta negli anni ’80 e ci si ritrovava i pomeriggi a casa di amici a giocare.
Chi della mia generazione non ha passato ore a terra o intorno ad un tavolo a pensare ad una strategia vincente e far avanzare i suoi carrarmatini gialli? O dividersi per squadre e rispondere il più velocemente possibile a domande di cultura generale? (e rendersi sempre conto che ancora ne aveva da sapere… ;) )
Giocavamo sin da piccoli. Dal classico Gioco dell’Oca al Mercante in Fiera. Erano momenti bellissimi in cui ci si riuniva intorno al tavolo e la nonna distribuiva le pedine o divideva i fagioli secchi per puntare.
E oggi? Quali sono i giochi più giocati?
Oggi ci sono versioni up del gioco dell’oca, i classici Domino o Shangai, ma quelli che spopolano sono i giochi di carte che possono includere ogni membro della famiglia perchè indicate spesso dai 5 ai 99 anni :)
Il gioco rappresenta una componente fondamentale nello sviluppo delle capacità di un bambino e un bel collante per la famiglia.
Un ottimo passatempo nelle stagioni fredde quando il clima o qualche malanno ci costringono a stare a casa e un ottimo modo per focalizzare l’attenzione lontano dalle moderne tecnologie, sviluppando capacità importanti come il pensiero logico, la socializzazione e anche tanto divertimento!
Con il gioco il bambini sviluppa le proprie potenzialità come:
– espandere nuove idee
– adattarsi socialmente
– contrastare i problemi emotivi
– avere nuove idee
– usare la l’immaginazione
Non a caso, per sottolineare l’importanza che il gioco ha nello sviluppo del bimbo, l’Alto Commissariato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite con la Risoluzione 44/25 del 20 novembre 1989, riconosce il gioco come un “diritto inviolabile ed insindacabile di ogni bambino”.
Lasciamoci trasportare dai bambini e GIOCHIAMO!